1. Accresci la tua consapevolezza:
L’approccio maieutico si basa sulla conoscenza interiore e sull’indagine personale, per trovare in te stesso e non all’esterno le tue proprie risposte.
“Conosci te stesso”
Socrate
Il mio metodo agisce nella consapevolezza che ognuno di noi nutre il desiderio fondamentale di trovare un significato e uno scopo ultimo nella propria vita e la persona che riceve coaching sviluppa nuove abilità e comportamenti non perché le si dicono o si insegnano le cose, ma perché le scopre interiormente, grazie allo stimolo del coach.
Noi siamo come ghiande: con nutrimento, incoraggiamento e luce possiamo svilupparci, ma la natura della quercia è già in noi.
Per questo il Coaching è uno strumento pratico e concreto, che si presta ad essere utilizzato in ogni ambito in cui al centro c’è la persona.
La sua concretezza e la sua efficacia emergono direttamente dal tipo di rapporto che si crea tra il Coach e il Coachee (il cliente), che permette a quest’ultimo di ottenere una evoluzione e una trasformazione personale, che avviene compiendo alcuni passi fondamentali:
Marta, 29 anni, Torino.
Marta è arrivata da me lamentando una sensazione di insoddisfazione per la sua vita. Aveva le idee confuse, non aveva in mente obiettivi specifici, ma sentiva di essere infelice, era spesso soggetta a dolori cronici alla schiena e sentiva di voler cambiare questa condizione che durava ormai da qualche anno.
Abbiamo iniziato un percorso insieme e durante le prime due sessioni Marta è riuscita a capire che la sua insoddisfazione era dovuta alla sensazione di non avere un posto nel mondo. Il resto del percorso, durato in totale 5 settimane, si è poi automaticamente focalizzato su cosa lei avrebbe voluto fare per conquistare la sua felicità.
Alla fine, Marta ha compreso che voleva riprendere gli studi, finire l’università e diventare finalmente architetto, sogno che era stata costretta ad abbandonare per motivi legati alla sua famiglia.
Con il percorso fatto insieme Marta ha ritrovato la armonia che le mancava, ha recuperato la sua autostima e, soprattutto, ha scoperto di essere una donna forte e determinata, in grado di decidere per se stessa e di correre incontro ai suoi sogni, godendosi la vita!
“Inizialmente non ero molto convinta, perchè in realtà non credevo di aver bisogno di un percorso personale, ma Andrea mi ha ispirato molta fiducia e ho iniziato le sessioni con lui. Dopo appena un paio di coaching ho iniziato a sentirmi subito meglio e con gli esercizi che Andrea mi proponeva di fare da sola, in qualche settimana sono andati via i dolori, via i fastidi ed è tornato il sole nella mia vita!”
Marta
Giada, 31 anni, Torino
Ho conosciuto Giada in contesti non lavorativi. Un giorno mi ha contattato per chiedermi se potevo aiutarla: era stata tradita da suo marito, con cui era sposata da poco più di un anno e in seguito a questa scoperta tutto il mondo le era crollato addosso.
Durante la nostra prima sessione è emerso molto rapidamente che, prima ancora di poter pensare a cosa fare del suo rapporto di coppia, il problema vero era la sua autostima, che avvertiva pressoché inesistente.
Ci siamo concentrati su di lei e sul rapporto con se stessa. Ci siamo affidati a strumenti gentili, con i quali Giada è riuscita a comprendere che era molto tempo che si trascurava, che non ascoltava più i suoi desideri e che non si dedicava più alle sue passioni.
In poco tempo (abbiamo fatto 5 incontri in totale) è riuscita a tornare nel suo centro, potendosi sentire di nuovo solida e focalizzata su se stessa. Questo le ha permesso di comprendere che era intenzionata a dare una seconda possibilità al suo matrimonio, a patto che anche suo marito fosse disponibile a fare la sua parte. Ha così trovato la forza di proporgli di affrontare un percorso di terapia di coppia con un professionista.
Giada e suo marito si sono poi separati, ma lei è riuscita ad affrontare questo cambiamento a testa alta, abbandonando il ruolo della vittima e anzi, riconoscendo la sua forza e il suo valore, che ha deciso di mettere in gioco lanciandosi in nuove e interessanti opportunità lavorative. Oggi Giada è solida e serena, è conscia di chi è, di quanto vale e di cosa vuole per sé e per la sua vita; porta avanti la sua nuova carriera lavorativa che procede a gonfie vele ed è pronta a incontrare una nuova persona che sappia essere all’altezza del progetto di famiglia che lei desidera concretizzare.
“è stato molto doloroso dover “mettere le mani” nei miei sentimenti, ma ogni lacrima versata mi ha portato sempre più vicino a un luogo di me che avevo dimenticato, dove ci sono solo io e dove sento quella preziosa e intima vicinanza a me stessa (il Themenos, come lo chiama lui J ). Ho ritrovato una Giada che avevo dimenticato senza rendermene conto: forte, allegra, solare, capace di affrontare le difficoltà e di mettere un piede davanti all’altro senza paura! Ringrazio Andrea per tutto quanto abbiamo potuto fare insieme, il valore che ho riscoperto e la rapidità con cui è successo mi fanno dire solo GRAZIE!”
Giada
Marina, 56 anni, Roma
Marina mi ha contattato su consiglio di una sua amica, mia collega. Il suo problema era legato al suo peso e all’immagine di se stessa.
Aveva le idee piuttosto chiare, in quanto durante i primi minuti della nostra conversazione introduttiva, palesava già l’intenzione di perdere 16 kg.
Abbiamo incominciato il nostro viaggio insieme, strutturando e specificando l’obiettivo e le strategie per raggiungerlo. A circa metà del percorso, però, dal momento che non stava riuscendo a dimagrire, siamo scesi un po’ più in profondità, nel tentativo di esplorare quali resistenze interne le impedissero di andare incontro al suo traguardo.
È stato complicato, per via dei nodi del suo passato e della sua storia personale che emergevano, ma che noi non abbiamo avuto bisogno di approfondire. Attraverso alcuni esercizi creativi (che lei ha trovato estremamente appaganti e divertenti) Marina ha realizzato qualcosa che né lei né io ci saremmo mai aspettati: in realtà, lei era a suo agio sia con il suo peso che con l’immagine di sé, ma rimaneva convinta di dover perdere peso per via di vecchissime reminescenze adolescienziali, per nulla attuali per la sua età e per la sua situazione di vita, assolutamente soddisfacente. Ciò che in realtà desiderava era poter avere un rapporto col cibo sereno e soddisfacente, senza però esserne dipendente, cosa che, nel frattempo, aveva già conquistato durante le settimane pregresse.
Il percorso si è concluso con una Marina felice e soddisfatta di sé, essendo riuscita finalmente a riconoscere la sua personale verità, avendo abbandonato inutili pesi provenienti dal suo passato e avendo conquistato una migliore e più solida autostima.
N.B. Marina ha poi iniziato a dimagrire autonomamente a percorso già concluso, senza diete e senza fatiche.
“Su consiglio di un’amica, mi sono rivolta ad Andrea per un percorso di coaching che è stato davvero meraviglioso! Lui è stato professionale, educato, disponibile, corretto, paziente, non giudicante, accogliente, puntuale, come penso sia richiesto dal protocollo. Ma sotto la professionalità, traspaiono dolcezza, gentilezza d’animo e grande sensibilità. Mi ha fatto da specchio, mi ha aiutato a conoscere quelle parti di me che di solito sono in ombra e così mi sono vista… e finalmente qualcosa si è mosso dentro, subito… Ho risolto il problema che avevo e ho ottenuto molto di più, perché so chi sono, quanto valgo, cosa posso realizzare nella mia vita e, soprattutto, so che anche se cado sono capace di rialzarmi, sempre, perché sono forte come una roccia!”
Marina
Giulia, 37 anni, Ancona
Giulia si è rivolta a me per raggiungere un obiettivo che incarnava sia una esigenza personale, sia una necessità lavorativa. Desiderava un supporto che le consentisse di capire cosa fare per poter sfruttare al meglio la sua azienda agricola, potendo vivere serena nella sua natura, in mezzo alle sue vigne, senza però essere fagocitata dai meccanismi commerciali che non sentiva affatto suoi.
Per quanto avesse un obiettivo pratico, il suo percorso è stato più un viaggio di Consapevolezza, grazie al quale lei ha potuto trovare molto di più dui ciò che stava cercando. In appena 5 sessioni, Giulia ha compreso che in qualche modo si sentiva in dovere di commercializzare i prodotti della sua terra, ma che in realtà la sua felicità era nel poter lavorare insieme alla natura senza che questo dovesse necessariamente tradursi in un commercio e che voleva mettere a disposizione gli ampi spazi della sua azienda agricola ad attività che avessero degli scopi sociali.
Alla fine del percorso, Giulia ha reso disponibile la sua cascina per attività di lavoro in natura ad associazioni ed enti assistenziali che si occupano di recupero giovanile; trae quindi la sua fonte di reddito dalle locazioni degli spazi, mentre lei si dedica a coltivare la sua terra spensierata e senza più stress, né ansia da prestazione. La sua rinnovata serenità, tra l’altro, le ha anche consentito di trovare l’amore.
“Credo di non avere abbastanza parole per esprimere la gratitudine e la meraviglia di questo compimento di percorso insieme. Se potessi dare un nome a questo viaggio lo battezzerei “arte del rinnovo” oppure “una relazione per fiorire”.
Rifletto sulla ricchezza che è nata a fiumi in un solo mese, tra l’altro quello dell’anno forse più bello, il tempo delle promesse, l’altare della primavera che scivola nell’estate. Mi sembra che sia il primo maggio della mia vita.
Dalla mia angoscia iniziale, quella che mi ha portato a te nel cuore di aprile, che urlava l’urgenza di risposte, la tangibilità delle soluzioni, sono stata ricoperta di vita nuova, totalmente inattesa. Dalla frustrazione per un lavoro senza sbocco che non fosse sussistenza aziendale sono stata lanciata alla scoperta dell’evidenza per cui il senso non dimora in una serie di gesti ma in un modo di guardare alla vita, riempiendola di possibilità e di fiducia, di libertà e di attesa.
Oggi sono solo esperienza di beatitudine.
Da una consapevolezza mentale ad una consapevolezza del cuore. Dalle domande sulle cause alle domande sui fini, come è inscritto nella logica dell’universo.
Come dire che nel nostro incontro il ricevuto è molto di più dell’atteso?
Come raccontare la bellezza sperimentata insieme nella meraviglia di fronte al silenzio e alla rapidità di quest’arte di fiorire?
Dove avevo paura della mia incapacità a scardinare un’insofferenza, è ora fiorita la mappa dei miei sogni, ritorno ad occupare il luogo che naturalmente mi spetta nel mondo, la mia origine e il profumo del mio senso. Ti ringrazio di cuore, Andrea, anche per la bellezza di sentirti a me tanto simile da specchiarmi, perché metti la vita al servizio, perché come me hai cercato l’interno dentro le apparenze di un mondo meccanico e spicciolo, perché tu come me hai scelto la natura e il segreto del cuore umano, lo stare e non la convulsione dell’agire, la verità autentica del proprio interno e non la banalità del mondo.”
Giulia
Massimo e Luca, 32 e 33 anni, Torino.
Massimo e Luca sono due giovani imprenditori torinesi, che si sono rivolti a me avendo una necessità specifica: stavano per avviare il business di cui erano ideatori e sebbene tutto stesse funzionando molto bene, appena prima di costituire la società hanno capito che avevano bisogno di trovare quello che hanno definito un “equilibrio di leadership”.
Già durante il primo incontro introduttivo è emerso che, nonostante fossero uniti dall’amicizia e fossero d’accordo essenzialmente su tutto, le motivazioni che li spingevano a concretizzare la loro idea imprenditoriale erano diverse e questo, oltre a creare un disallineamento di base tra di loro, rischiava di produrre poi eventuali e future problematiche di gestione e amministrazione. Molto sinceramente mi hanno confidato che io ero “l’ultima spiaggia”, dal momento che gli altri professionisti a cui si erano rivolti (principalmente notai, avvocati e commercialisti) fornivano loro solo soluzioni tecniche, nessuna delle quali però era in grado di solidificare la fiducia e il coinvolgimento necessari al progetto.
Durante il percorso fatto insieme ci siamo focalizzati su entrambi a livello singolo, poi su loro come team e, solo alla fine, sulla realtà che erano in procinto di dare alla luce.
Siamo riusciti a far emergere i loro valori fondamentali di vita e i loro valori comuni e risonanti, che sono stati il fondamento per identificare poi la nobile causa che stava alla base del loro lavoro. Il resto del percorso ha consentito poi di ottenere in automatico quanto loro stavano inizialmente cercando, ossia la consapevolezza di essere allineati nel fare qualcosa di importante per entrambi e la possibilità di fidarsi reciprocamente l’uno dell’altro sapendo che le loro diversità caratteriali non sono un freno, ma anzi sono il motore che li potrà far volare alti, superando ogni difficoltà.
“Il lavoro fatto con Andrea è stato davvero efficace. Non sapevamo cosa aspettarci e ci siamo fidati a metterci in discussione a livello umano. Abbiamo vinto le nostre paure e ci siamo potuti trovare esattamente a metà strada. La cosa incredibile è che nessuno dei due aveva mai pensato “perché lo stiamo facendo” e abbuiamo scoperto non solo che ci sono dei solidi principi che ci uniscono, ma che siamo al servizio di uno scopo nobile e unico! Questa leadership tribale è una vera e propria scoperta! La approfondiremo sicuramente in futuro per far crescere la nostra attività”
Massimo e Luca
Alberto, Carolina e Anna, 54, 43 e 48 anni, Torino
Alberto, Carolina e Anna sono tre avvocati e colleghi con un loro studio legale. Si sono rivolti a me avvertendo la necessità di fare qualcosa per modificare i rapporti nel loro ufficio, all’interno del quale tutti (sia loro che i loro dipendenti) lamentavano un clima di tensione e di ansia. Il loro desiderio era di poter ottenere, invece, un clima di serena e possibilmente familiare collaborazione.
Abbiamo quindi strutturato un percorso in due step: le prime sessioni sono state dedicate a loro tre in qualità di datori di lavoro e sono state focalizzate sul far comprendere e sperimentare cosa significa e cosa comporta essere non leader, ma leader di una tribù.
Le ultime sessioni, invece, hanno avuto come partecipanti anche i loro collaboratori, e sono state focalizzate sui “rapporti ecologici” e sul cercare di tramutare quel gruppo di colleghi d’ufficio in una tribù vera e propria. Il risultato è stato estremamente soddisfacente, sia per me che per loro: hanno compreso il valore del loro rapporto di triade solida e dinamica e hanno compreso quanto importante ed efficace sia incoraggiare i collaboratori e dare loro autonomia e fiducia per far crescere i singoli e, di conseguenza, tutta la tribù.
“Utile, interessante ed efficace ed è stato bellissimo fare questa esperienza immersi nel bosco. Abbiamo cambiato l’idea che avevamo di leadership e ora abbiamo tutti gli strumenti per concretizzare il nostro obiettivo di una realtà lavorativa più serena orientata alla collaborazione e alla crescita di tutti. Sarà anche molto interessante considerare i nostri clienti come veri e propri partner”
Alberto, Carolina e Anna